sabato 12 luglio 2014

FRATELLI D' ITALIA (cronache di navigazione)


I turisti italiani all’estero non sono sempre motivo di orgoglio nazionale.
Quando arrivano in porto, si distinguono subito.
Ostentano grande perizia nautica, ormeggiano gesticolando e impartiscono ordini a destra e a manca come se il porto fosse a loro esclusiva disposizione.
Scendono a terra con un fare da “capitani di lungo corso”, cercano subito il caffè e si lamentano perché non è come quello “che si fa in Italia”.
Parlano ad alta voce ed urlano al cellulare per farsi sentire meglio...
Sono sedicenti, le baie più belle le conoscono solo loro; vestono rigorosamente marina yachting.
Al ristorante ordinano per dieci anche se sono solo in cinque.
Salutano tutti con calorose pacche sulla spalla, sono degli insostenibili simpaticoni e quando capiscono che sei un connazionale cercano di coinvolgerti i questi beceri rituali.
Ma al di là delle differenze, di fronte alla nazionale che gioca ai mondiali, insieme a Balotelli che canta l’inno di Mameli, torniamo tutti ad essere "Fratelli d'Italia".

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