martedì 28 luglio 2015

"NO NIDRI NO PARTY" (Cronache di navigazione)




Quanti bei motivi per andare a Lefkas, la quarta per grandezza delle isole ioniche che prende il nome dalle bianche scogliere a strapiombo sul mare da cui si buttò Saffo per amore di Faone.

117 km di costa e spiagge sabbiose fra le più belle della Grecia, natura ricca, mare paradisiaco…ma noi ci andiamo per trovare Kristos, il meccanico!

Maestrale da bolina, vele gonfie, navigando fra isole e terraferma arriviamo a Nidri, un porto turistico dove possiamo trovare assistenza a terra
Attracchiamo su un pontile privato che ci garantisce di ancorare la barca al corpo morto, che non ha niente a vedere con la necrofilia, trattandosi di un grosso macigno posto sul fondale…

Nidri è un tipico centro per turisti, apericena, taverne, italian restaurant, studios, music bar, griffe tarocche.

Da ex villaggio di pescatori  a centro cosmopolita, circondato da isolette private, un vero luogo di culto per chi ama il jet set.

Nella grande baia è un viavai di barche di ogni tipo, e un zigzag di motoscafi e moto d’acqua.

Di giorno sole/mare e sport acquatici, di notte, discoteche e movida.

I turisti hanno tutti un aria vagamente stranita, corpi rosso aragosta con una gran voglia di divertirsi e di spendere….i bancomat funzionano così come le carte di credito, a Nidri non c’è crisi per il consumismo……

Al centro del lungomare la statua di Aristotele Onassis, simbolo di un Paese piene di speranze, fiducioso e fiero, pare guardare con fare beffardo questa Grecia d’oggi……







lunedì 27 luglio 2015

KALAMOS "UN PARADISO PER CASO.." (Cronache di navigazione)



“Nella vita nulla avviene nè come si teme nè come si spera”….. (A. Karr)

Partiamo da Astokos direzione Kastos, ma qualche cosa non va… il motore dell’ancora non funziona. Gestire l’imprevisto cercando di cambiare l’accidente è davvero una missione impossibile! 

Come disse Il grande Picasso “l’accidentale rivela l’uomo”…  Noi malati di protagonismo e predeterminismo, gestiamo con difficoltà l’imprevisto che arriva noncurante del nostro affanno nel cercare di tenere tutto sotto controllo.

C’è un ancestrale paura di fronte a tutto ciò che non riusciamo a controllare, l’imprevisto ci riconduce al senso del limite.

Ma senza limiti cosa e come potremo trasgredire? L’imprevisto mette in atto un necessario circolo virtuoso per osare e trovare nuove soluzioni; così sull’onda di questo rinnovato entusiasmo decidiamo di cambiare rotta e approdare a Porto Kalamos.

Kalamos, l’isola dei delfini, che ci vengono incontro mentre facciamo manovra per entrare in porto.
Alla vista dei delfini torniamo tutti bambini, una gioia infantile incontenibile che rapisce come il canto delle sirene.

Riusciamo a ormeggiare con l’aiuto di George, il boss del posto, che ci garantisce restaurant, doccia calda e anche assistenza tecnica. 

Ci buttiamo subito in acqua per un bagno memorabile!

Kalamos, con i suoi 800 ml di pini che svettano sul mare, l’atmosfera rurarale, le case in pietra, le strette vie di ciottoli, un vero paradiso “trovato per caso”….













domenica 26 luglio 2015

RITORNO AD ITAKA "INIZIO DI UN NUOVO VIAGGIO" (Cronache di navigazione)

Un anno dopo ritorno ad Itaca, un punto da cui partire, un luogo dove riapprodare… L’origine, la ragione e al tempo stesso la meta del viaggio.

Arrivo a Vathy costeggiando la parte orientale dell’isola, una distesa verde fino al mare. 

Vathy, un bel posto riparato con taverne e i soliti negozi per turisti. Camminando lungo le strade lastricate incappo nella statua d’Ulisse. 

Il mito di Ulisse ed Itaca nutrono ancora oggi le nostre utopie…ritorno ad Itaca per iniziare un nuovo viaggio, per evadere, per conoscere o semplicemente per allontanami dalle mie sicurezze con il desiderio i non approdare mai?

Salpo da Vathy, con la bava di vento al traverso navighiamo a vela lentamente in direzione Isole Drakoneres,  un arcipelago di isolette disabitate di fronte alla terraferma. 

Decidiamo di pernottare alla baia di Drakonera, selvaggia e silenziosa ben ridossata dai venti con un bel fondale, un luogo perfetto dove riparare.

Bell’idea ma qualcuno ci ha già pensato, anche in mare vige la regola “chi arriva primo ben alloggia”.

Ripieghiamo su Astakos, un tipico villaggio di costa, cresciuto troppo in fretta. Un bel molo ed una fila di ristoranti e bar, fronte mare.

In seconda fila, dietro la barriera delle taverne per turisti, c’è il paese, quello vero, con le vie assolate, le case a due piani in muratura, il fruttivendolo, le persone sedute per strada. 

Immagini di una Grecia stanca, che non sa bene dove volgere lo sguardo…






martedì 21 luglio 2015

SAPIOSEXUAL

Se sei sessualmente attratto dall’intelligenza sei Sapiosexual.

Un neologismo coniato da Darren Stalder, reso popolare dalla scrittrice erotica Kayar Silkenvoice e alimentarto dai social al motto di: "Fai l’amore con la mia mente!".

Non solo intelligenza erotica, creativa che si nutre del proprio immaginario, ma una vera e propria attrazione per l’intelletto.

Una rivincita per i Nerds! Su questo piano non c’è partita, i cervelloni battono i palestrati!

Muscoli e fisici mozzafiato per i sapiosessuli sono inutili strumenti di seduzione.

Ma la seduzione da sempre vive di parole, emozioni, un prodotto della mente che poco ha a che fare con i risultati di ore e ore  di allenamento in palestra.

Recenti studi confermano che l’eccitazione di uomini e donne parimenti trova origine nella mente.

Facciamoci quindi stuzzicare dai neuroni!

martedì 7 luglio 2015

"DOTTA IGNORANZA"


Solo l’ignoranza ci rende liberi e felici, questa è la provocazione di Michael Smithson, professore all’ Australian National University.

La scienza afferma quindi chiaramente che nell’ignoranza sta la chiave della felicità!

“Meno sai e meglio stai”: Una bella sfida per tutti noi, indotti e abituati ad immagazzinare informazioni.

Nella nostra società sembra essersi smarrito il senso del destino, abbiamo sempre più bisogno di essere protagonisti della nostra vita, essere artefici del nostro futuro e misuriamo la nostra conoscenza in base alla minore o maggiore capacità di assimilare e riprodurre dati.

Non sarebbe meglio non conoscere tutto e mantenere anche nella nostra esistenza un po’ di suspense?

Secondo Smithson “c’è sempre qualcosa che ignoriamo, altrimenti non avremo nulla da scoprire”.

L’ignoranza come stimolo creativo “ devi non sapere, altrimenti non ci sarebbe nulla da inventare”.

L’ignoranza come “sapere di non sapere”…. come  motore di conoscenza….. Giuro, questa l’ho già sentita: il paradosso di Socrate diventa scienza!!!!!

 

lunedì 6 luglio 2015

WORLD KISS DAY


Oggi è la giornata mondiale del bacio: il "World Kiss Day", una ricorrenza nata in Gran Bretagna nel 1990, che si è diffusa rapidamente in gran parte del mondo.

Il bacio, un apostrofo rosa fra le parole ti amo, ma non per tutti…e non ovunque…

In Cina baciare è  infatti considerata una prassi poco igienica, in Giappone rappresenta un vero e proprio tabù e in Malesia è addirittura proibito per legge.

Nella nostra società invece, il bacio resiste in pool position, come indiscussa icona dell’amore ma non solo…

Baciare è trendy, e fa bene alla salute! Secondo la filematologia,  un  bacio passionale, mette in moto gli ormoni e aumenta gli anticorpi e ci fa bruciare calorie rendendoci più sani e più felici!!!

Un bacio maldestro stimola invece il cortisolo, l’ormone dello stress.

Non sottovalutiamo quindi l’arte del baciare un vero toccasana,  ma soprattutto oggi più che mai baciamoci  per la gioia di farlo!!!!

SHAHID FRA PASSATO E FUTURO (Cronache dall’Iran)


In Iran ancora oggi è vivo il culto dei martiri della guerra Iran-Iraq. Ne sono testimonianza i cimiteri monumentali di Teheran e Kashan con le migliaia di lapidi, così come i grandi manifesti che riproducono l’immagine dei caduti per la patria.

Nelle moschee, sui muri delle case, all’ingresso di ogni città si impongono le gigantografie dei martiri,  veri e propri cartelloni pubblicitari, per ricordare il dolore di una guerra o strumenti di propaganda?

Il Golestan-e Shohada, è il cimitero dei martiri di Kashasn. Uno skyline di tombe grigie, di  volti, bandiere e tulipani.  Uomini morti per un’ideale: Shahid, una parola che nell’immaginario occidentale fa paura.

Ma  in questa distesa di lapidi quello che più mi colpisce è il silenzio che si impone  di fronte alla morte e al ricordo.

Fra le luci e le ombre di questo paese, nel silenzio trova luogo solo il dolore oppure dal silenzio può nascere la speranza?

Chissà, forse  in questi versi della grande poetessa iraniana Simin Behbahāni, si può trovare una risposta…...


O Patria! Ti ricostruirò, anche se con i mattoni della mia anima.

Costruirò le colonne sotto il tuo tetto con le mie ossa.

Risentirò il profumo dei tuoi fiori con il desiderio della tua nuova generazione.

Ti rilaverò dal sangue con il torrente delle mie lacrime.