“Nella vita nulla avviene
nè come si teme nè come si spera”….. (A. Karr)
Partiamo da Astokos
direzione Kastos, ma qualche cosa non va… il motore dell’ancora non funziona.
Gestire l’imprevisto cercando di cambiare l’accidente è davvero una missione
impossibile!
Come disse Il grande
Picasso “l’accidentale rivela l’uomo”…
Noi malati di protagonismo e predeterminismo, gestiamo con difficoltà
l’imprevisto che arriva noncurante del nostro affanno nel cercare di tenere
tutto sotto controllo.
C’è un ancestrale paura
di fronte a tutto ciò che non riusciamo a controllare, l’imprevisto ci
riconduce al senso del limite.
Ma senza limiti cosa e
come potremo trasgredire? L’imprevisto mette in atto un necessario circolo
virtuoso per osare e trovare nuove soluzioni; così sull’onda di questo
rinnovato entusiasmo decidiamo di cambiare rotta e approdare a Porto Kalamos.
Kalamos, l’isola dei
delfini, che ci vengono incontro mentre facciamo manovra per entrare in porto.
Alla vista dei delfini torniamo
tutti bambini, una gioia infantile incontenibile che rapisce come il canto
delle sirene.
Riusciamo a ormeggiare con l’aiuto di George, il boss del posto, che ci garantisce
restaurant, doccia calda e anche assistenza tecnica.
Ci buttiamo subito in
acqua per un bagno memorabile!
Kalamos, con i suoi 800
ml di pini che svettano sul mare, l’atmosfera rurarale, le case in pietra, le
strette vie di ciottoli, un vero paradiso “trovato per caso”….
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