lunedì 30 giugno 2014

I MOTIVI DEL VIAGGIO (cronache di navigazione)



Oggi viaggiare è di moda: siamo tutti viaggiatori. Dobbiamo partire e la meta è spesso più importante del viaggio. Dobbiamo arrivare e viviamo il viaggio come uno scomodo intermezzo fra la partenza e l’arrivo. C’è fretta di giungere a destinazione: prima si arriva meglio è.

Come arrivare può invece cambiare il senso del nostro viaggio. Il viaggio è un percorso in cui ci sperimentiamo e viviamo esperienze nuove: il viaggio è il luogo delle emozioni, ed  io quest’anno ho deciso di viaggiare in barca a vela.

Andare in barca a vela è faticoso, non ha niente a che fare con una crociera tutto sole e relax! “Lasca e cazza la scotta”, “cazza e lasca la drizza della randa”, ci vogliono muscoli!!!

Per i neofiti come me, fisicamente poco allenati, è davvero un’impresa impegnativa….

In barca gli spazi sono ristretti, ci sono regole da rispettare, un’organizzazione svizzera ed uno stile di vita spartano. I ruoli sono ben definiti, tutti lavorano non c’ è disoccupazione.

Un sistema democratico, ma chi prende le decisioni è concretamente responsabile per tutti. Il bene personale coincide con il bene comune, senza prevaricazioni perché la sicurezza di ognuno dipende dall’impegno dell’altro: un vero modello di organizzazione sociale!

Navigare in barca a vela misura la solidità dei rapporti. In barca sono naufragate anche le più solide amicizie. Anche la coppia scoppia… In barca vige la regola dell’essenzialità: quando salpi lasci a terra tutto il superfluo e porti con te l’essenziale.

Emerge l’essenza che può non piacerci o non piacere.

Nel mare sgombri la mente e crei nuovi spazi, il mare ti mette alla prova, dal mare riaffiorano le tue paure, nel mare ti misuri e misuri la tua forza.

I rapporti autentici si rafforzano perché il mare ti accoglie senza giudizi o pregiudizi: al mare non puoi mentire.

Nel quotidiano l’imprevisto è una scomoda eccezione. In barca è la regola. Per affrontare l’imprevisto occorre calma, ragionamento, inventiva e senso pratico. Navigare è un ottimo allenamento non solo per i muscoli, riattiva le abilità e ci rende più attenti, risveglia i nostri sensi intorpiditi dalla prevedibilità del vivere quotidiano.

In barca impari a gestire l’ozio come necessaria alternanza fra momenti di “impegno concentrato” e momenti di “stasi assoluta” recuperando quel sano “otium” latino: fermarsi per pensare, riappropriarsi del tempo per cercare di migliorare la qualità della vita. 


LE BOCCHE DI CATTARO (cronache di navigazione)


Dopo tre giorni e tre notti ininterrotti di navigazione, arrivo alle Bocche di Cattaro  in Montenegro, una serie di ampie insenature, veri e propri valloni riparati dal mare aperto, uno dei migliori porti naturali del Mar Mediterraneo dove  per secoli i Veneti e poi l'Impero Austro-ungarico hanno costituito la loro base navale militare.

Sono il fiordo più a sud d'Europa, con una superficie di circa 87 km².

Sembra di navigare in un grande lago circondato dai monti e la nebbia del mattino crea un’atmosfera un po’ fantasy.

Navigo fra monasteri medievali, vecchi relitti del dopo Tito; sullo sfondo grattacieli, archeologia industriale, residence e villoni della nuova borghesia russa: un mix di storia e modernità.

In questo mare interno incrocio solo motoscafi e navi veloci.

Vedo già, in lontananza, Kotor, la perla medioevale del Montenegro. Un porto turistico e delle fatiscenti costruzioni nascondono le spettacolari mura che, costituiscono un esempio unico di fortificazione urbana e di architettura medioevale.

Il centro storico della città è ricco di piazze e palazzi del XVII e XVIII secolo.

Il Palazzo Ducale che si distingue per il suo stile misto rinascimentale-barocco e la medioevale “Torre dell’orologio”, si affacciano sulla Piazza d’Armi, la più grande e la più bella del centro storico, vicino alla porta della città. La cattedrale di San Trifone (IX secolo), ricostruita nel 1600, dopo un catastrofico terremoto, ha una la facciata con due campanili, esempio unico in Montenegro, molto simile alla cattedrale di Cefalù.

Kotor è una città in cui sta emergendo il turismo di massa, arrivano le navi da crociera multipiano, le viuzze del centro sono piene di negozietti che vendono suovenir dozzinali, tutto si paga in euro con prezzi europei, sono anche sbarcati anche i nipponici!!!

La bellezza che ha affascinato scrittori come Margherite Yourcenar, George Bernard Shaw e Lord Byron potrà sopravvivere a tutto questo?



mercoledì 25 giugno 2014

SONO COME TU MI VUOI....


Anche quest’anno non possiamo sfuggire alle nuove tendenze per la moda primavera estate!

Trend metallico con tessuti cangianti   dal blu al verde acqua o argento  stile silver anni 80 come i Rockets mitico gruppo synthpop francese che cantava future woman …

Torna la gonna a ruota  quella degli anni 50 ideale per la domma mediterranea vita stretta e fianchi larghi…e il plissè un po’ retrò e troppo bon ton per i miei gusti.

Riproposto, ahimè, il traforato un po’ trash anni 80,  vedo non vedo per un effetto finto sexi.

Basta pantaloni per anoressiche torna il pantalone a gamba larga!

T- shirt e camicie sono un must; stampe floreali  come quelle dei divani della nonna e pois grandi o grandissimi per chi ama il genere…

Un estate colorata vestiti, scarpe e borse total look!

Tornano i bermuda e gli zainetti!

Via libera alla sperimentazione: tessuti cangianti, colori accesi, accostamenti azzardati, tutto è possibile, non ci sono regole!

Ma quanto è difficile essere trendy…..

Sensuali ma sobrie; coloratissime e variopinte ma  minimal con linee essenziali a tinta unita; botticelliane  a fiori ma anche regine della savana maculate o ghepardate, cow girl con frange e poncho ma anche business woman in giacca, camicia e borsa a mano; seduttive con pizzi e trasparenze, eleganti in bianco e nero a righe o pois effetto optical; figlie dei fiori stile età dell’acquario.

Come nella canzone della fashion- icona Mina, facciamo di tutto per poter dire: “Sono come tu mi vuoi”.

La moda soddisfa la nostra voglia di apparire, rende tutti più belli e sicuri, ma per quest’anno io ho deciso: niente shopping….rispolveriamo il vecchio armadio!

martedì 24 giugno 2014

SEGNI DEI NOSTRI TEMPI (CANCRO)


I cancerini: delicati, sentimentali, riservati, ma anche determinati, insicuri e testardi.
E’ un segno pieno di contraddizioni.
Non si fa conoscere subito e inizialmente  può sembrare scontroso, veste una corazza  per proteggersi. 
I cancerini hanno un carattere dolce e un'emotività irresistibile.
Sono molto legati alla loro famiglia ai genitori, si dice che gli uomini cancro siano dei veri e propri mammoni!
Cercano il tepore di casa, l'affetto delle persone care.
Sono teneri e sensibili ma anche estremamente lunatici, suscettibili  e capricciosi.
Il loro elemento è l’acqua e sull’acqua galleggiano nella vita e nei sentimenti: per i cancerini  l'affettività è l’essenza della vita.
Come il grande Leopardi, un cancerino d’eccellenza, possono cedere al pessimismo.
Nel lavoro, data la loro innata capacità  empatica, potranno diventare  ottimi psicologi o insegnanti
Da sempre siamo abituati a considerare l’ emotività una debolezza.
Ma ne siamo proprio certi? Oggi l’intelligenza emotiva è importante quanto il QI.
Essere consapevoli delle nostre emozioni ci permette di esprimere il meglio di noi. Un equilibrio fra ragione e sentimento ecco la formula magica per vivere meglio!




lunedì 23 giugno 2014

MY SHOPPING (Cronache da Bangkok)


Bangkok è una delle capitali mondiali dello shopping con oltre centinaia di mercati di tutte le dimensioni e di tutti generi.

Dai mercati per strada ai centri commerciali è tutto una compra e vendi.

I centri commerciali, enormi, su più piani sono grandi come aeroporti, delle autentiche città dello shopping.

Ai piani più alti trovi i cinema multisala, sala giochi, ristoranti per tutte le tasche, karaoke.

La zona di Siam è un  vero e proprio quartiere dello shopping; c’è l’MBK (Mahboonkhrong) con centinaia di negozietti dall’abbigliamento all’elettronica frequentato soprattutto da Thailandesi. I prezzi sono accessibili ma non molto inferiori a quelli europei.

Al  Siam Center e al Siam Paragon trovi le grandi firme con prezzi occidentali che al mercato di Siam square, dopo estenuanti contrattazioni, puoi acquistare in versione contraffatta!

Poco distante c’è il nuovissimo Central Word Plaza, il più grande del sud/est asiatico: bello e costoso!

Nella zona di Pratunam (15 min a piedi da Siam) trovi  il nuovo Platinum Fashion Mall  con più di 2000 negozi, una specie di gran bazar di bigiotteria ed abbigliamento very-very Kitsch!

Per gli appassionati di elettronica in pochi minuti a piedi arrivi al Pantip Plaza dove trovi di tutto e paghi tanto quanto in Italia.

L’altra anima del commercio è il mercato di Chatuchak, una estensione di banchi e banchetti  dall’arredo casa ai calzini.

Un’estensione di merce incomprabile di gusto estremamente asiatico!

Bangkok, la città degli acquisti, dove perfino una stacanovista  dello shopping come me  non è riuscita ad acquistare niente!!!

SMILE SOUVENIRS (Cronache da Bangkok)


Sono atterrata all’aeroporto internazionale di Bangkok la mattina del 31 maggio 2014, esattamente otto giorni dopo l’annuncio del colpo di stato da parte del capo dell’esercito thailandese, Prayuth Chan-Ocha.

Due giorni prima i militari avevano imposto la legge marziale occupando le strade di Bangkok con i carri armati.

I disordini che durante le manifestazioni di protesta del novembre dell’anno scorso  avevano provocato dieci morti e parecchi feriti pareva non avessero lasciato strascichi, fino a quando all’inizio di maggio il primo governo Yingluck Shinawatra è stato formalmente destituito.

L’unità di crisi della Farnesina,  pur presentando la situazione generale come “fluida”, raccomandava ufficialmente di mantenere una elevata soglia di attenzione esercitando massima cautela”,  e di rispettare il coprifuoco notturno entrato in vigore a seguito della legge marziale.

Immaginavo di trovare le strade barricate posti di blocco e militari ovunque, un clima di tensione adeguato alle circostanze. Un’esperienza da raccontare!

Invece niente di tutto ciò, solo il piacere di muoversi in una città inaspettatamente tranquilla.

Locali aperti di giorno e di notte, gente allegra e sorridente apparentemente impermeabile alla crisi politica.

In Thailandia la quota record di sette golpe solo negli ultimi dodici anni pare essere solo una triste routine, una media non molto lontana dalla durata dei nostri governi!

Bagaglio, biglietti e passaporto in  mano, sto raggiungendo il gate per rientrare in Italia e porto con me solo “smile souvenirs”….........



THAI MASSAGE (Cronache da Bangkok)


Il massaggio tradizionale thailandese denominato “nuad phaen borarn” significa toccare per guarire.

Una pratica antica per riattivare un corretto flusso dell’energia vitale  nei “sen”, i canali del  Prana-maya Kosha, ossia il nostro corpo energetico.

In Thailandia rientra nella medicina tradizionale, riconosciuto ed insegnato nelle istituzioni pubbliche e private. La Wat Pho Thai massage school (all’interno del tempio) è la più rinomata del paese.

Per strada ci sono molti centri di massaggi per turisti dove insegne ammiccanti promettono relax e benessere….

Il numero di massage shop è davvero esorbitante dalle botteghe ai più sofisticati centri benessere,  tutti propongono invitanti e stravaganti massaggi.

In realtà il massaggio Thai è un’esperienza introspettiva e sofferta.

Quando, ti togli gli abiti  per indossare quelli più comodi, ampli pantaloni con una  casacca extralarge, stai spogliandoti del corpo per  abbandonarti lentamente al massaggio.

Il lavaggio dei piedi, la vestizione e il tea caldo sono una vera e propria iniziazione rituale.

Distesa per terra su un materassino, in uno spazio separato dagli altri da tende scorrevoli, ad occhi chiusi, dai piedi alla testa, sento tendere i muscoli e scrocchiare le cartilagini scoprendo parti del corpo inesplorate.

Le manipolazioni con mani, pollici, gomiti avambracci, ginocchia, le compressioni, le estensioni delle articolazioni, spesso dolorose, creano un contatto energetico fra i corpi.

Il dolore e il senso di benessere si alternano in un percorso catartico.

Il massaggio Thai un’esperienza assolutamente da provare!

venerdì 13 giugno 2014

LADY BAR VS LADY BOYS (Cronache da Bangkok)


Il Nana Plaza, il  distretto a luci rosse più famoso di Bangkok, già alle sette di sera è in piena attività.

Dalla Sukhumvit road si entra direttamente in un cortile rettangolare circondato da tre piani di ballatoi dove si susseguono una fila di  bar e di  ragazze ammiccanti e invitanti:  lady bar e lady boys.

Stasera pare che ci sia poco lavoro, pochi turisti forse a causa del coprifuoco o della crisi….

Inizio una interessante conversazione con una lady bar momentaneamente inoccupata. 

Bella, spiritosa, intelligente, vive in un bilocale a Bangkok  ed ha un’ automobile.

E’ una donna libera che vuole guadagnare bene e in fretta. Ha molti clienti abituali ed è soddisfatta della propria vita.

Mi racconta che ai  farang (gli stranieri) piace essere adulati, e per questo lei dice quello che loro vogliono sentirsi dire, li fa sentire dei re con parole e sguardi languidi.

Una seduzione controllata ed efficiente.

E’ una donna che sa fare bene i sui conti: sesso e all’occorrenza amore in cambio di denaro.

Ha scelto liberamente di lavorare a Nana Plaza; il salario minimo in Thailandia non supera i 200 baht al giorno ed una lady bar può arrivare a chiedere oltre 1000 baht per una notte intera.

A Nana Plaza ci sono anche i lady boys, ossia i katoey, donne nell’anima, hanno un’accentuata femminilità, seni prosperosi, capelli lisci lunghissimi e indubbiamente sono molto più  sexi e sensuali delle lady bar.

Un vero e proprio miracolo della chirurgia estetica, la maggior parte di loro sceglie di mantenere la propria sessualità maschile.

Sono allegri e molto più simpatici delle loro concorrenti lady bar.

I lady boy, in Thailandia, sono ben integrati, lavorano anche nei negozi, negli ospedali, nei bar, nei cinema, e sugli aerei delle compagnie Thai.

Sono donne  eleganti, ben educate, autonome e molte di loro  desiderano una famiglia. 

Una lady bar vende sogni  e normalmente il sogno finisce quando finisce il denaro del farang.

I lady boy, non vendono sogni ma emozioni, e questo dovrebbe farci riflettere……

SEGNI DEI NOSTRI TEMPI (GEMELLI)


 

I gemelli: irrequieti, intuitivi, curiosi, versatili, svelti nel ragionare e impazienti, vogliono  tutto e subito!

Un segno d’aria che ama la libertà ma dotato anche di grande capacità di adattamento. 

I gemelli una ne fanno cento ne pensano.

Macchiavellici di natura, per loro il fine giustifica i mezzi! Si muovono bene in ogni situazione con un  pizzico di scelleratezza.

Suscettibili ed irritabili mai permalosi, sono ottimi amici da invitare alle feste perché brillanti, pieni di idee e iniziative.

Se volete conquistarli dovete stuzzicare la loro fantasia con eleganza e intelligenza; puntate sulla conversazione e sappiate ascoltarli, nella dialettica sono dei veri maestri!

Hanno il fascino di Casanova e certo non si struggono per amore.

Nel lavoro riescono in tutto, se si applicano con costanza!

Hanno un futuro come attori, comunicatori, pubblicitari o romanzieri.

Se avete un figlio gemelli vi darà grandi soddisfazioni ma non certo a scuola!

Ricchi di interessi ma un po’ superficiali, si impegnano solo se davvero motivati……

I gemelli così  mutevoli e doppi rappresentano perfettamente le complessità della nostra società e le sue contraddizioni. Possiamo solo chiederci come saranno i gemelli degli anni 3000?

giovedì 12 giugno 2014

STREET FOOD (Cronache da Bangkok)


A Bangkok si mangia a tutte le ore; dal roof restaurant alla strada il cibo è ovunque.
Ma è in strada che si compie la vita di Bangkok ed è li che devi immergerti negli  gli odori per assaporare il gusto autentico della cucina Thai, mentre cammini lungo i marciapiedi occupati da baracchini, tavolini e sgabelli.
Per strada, per pochi baht, trovi di tutto dal Moo Ping (spiedini di maiale con riso) al Som Tam (una fantastica insalata con papaia e arachidi).
La cucina Thai è davvero gustosa, un mix di sapori, molto aromatica, che combina sapientemente aspro, dolce, salato e amaro.
Gli odori del cibo si mescolano allo smog del traffico intenso e rumoroso.
I tavolini invadono spesso la strada e mangiare fra  taxi, tuk tuk, motorini e macchine, ti fa sentire un po’ come nella storica (per “noi giovani” degli anni 60) reclame del Cynar. 
Ma come resistere al Khanom Krok (budino al cocco) o ai Noodles (simili agli spaghetti) e al riso fritto accompagnati da verdure di ogni tipo, il tutto cucinato pret a porter, cotto e mangiato?
Sotto il mio albergo c’è un baracchino “gettonasissimo”.
La cuoca prepara un soffritto di germogli di soia, aglio fresco e succo di limone per 40 baht (meno di un euro) fino alle 24 ossia prima del coprifuoco, ed è un continuo via vai di persone.
A Bangkok tutti mangiano per strada e mangiare per strada è un must, l’unico vero problema è il gran caldo, un’afa che chiude la gola e spesso fa preferire, ai colorati baracchini, un tradizionale ristorante con aria condizionata!
 
 

mercoledì 11 giugno 2014

DONNE E NIRVANA (Cronache da Bangkok)



Un detto thailandese recita: “Gli uomini sono le gambe davanti degli elefanti mentre le donne sono quelle di dietro”.

Il destino delle donne è quindi quello di seguire gli uomini.

È tutt’oggi diffusa, tra i thailandesi, la triste concezione che le donne siano proprietà dell’uomo e debbano essergli sottomesse.
Ancora oggi, nelle cause di separazione, gli uomini hanno il permesso legale di trattenere le loro mogli con la forza e le donne adultere, a differenza dei loro mariti, incorrono in pesanti conseguenze giuridico – sociali.

La Costituzione sulla carta prevede l'uguaglianza fra uomini e donne ma di fatto ci sono ostacoli culturali che non ne consentono una concreta attuazione.

La popolazione femminile costituisce quasi il 50% del mondo finanziario e imprenditoriale della nazione, è la più alta percentuale di donne impiegate in lavori altamente professionali e specializzati dell'intero Sudest asiatico.

Le donne thai sono forti, intelligenti e capaci; le vedi lungo le strade che cucinano nei  loro baracchini ambulanti organizzate e attente, le trovi nelle banche precise e professionali, nei centri commerciali intente ad apparire sempre perfette.

Giovani o vecchie sono donne dignitose dai modi eleganti con grandi occhi che sanno regalare un sorriso anche nelle difficoltà. 

Nell’interpretazione del Buddismo thailandese la donna può raggiungere il Nirvana a condizione che estingui il suo femminile sviluppando un pensiero maschile in modo da poter rinascere come uomo.

Per la donna thai sarà mai possibile affermarsi in un paese così contraddittorio? Potrà mai raggiungere quella condizione di “perfetta pace e serenità” almeno in terra? O per le donne davvero non c’è Nirvana?










MAEKLONG MARKET (Cronache da Bangkok)


Dopo aver contrattato a lungo, con  meno di 2000 bath (circa 40 euro) noleggio un  taxi per l’intera giornata.

Prima sosta Samut Songkram,  60 Km a sud-ovest di Bangkok, dove  si svolge ogni mattina un mercato allestito in modo molto originale: sui binari del treno!
 
Le bancarelle e le merci sono disposte ordinatamente lungo i binari e il mercato si snoda seguendone il tracciato.
 
E’ un mercato locale prevalentemente alimentare dove però trovi di tutto dai prodotti della campagna ai biglietti della lotteria, ancora, per fortuna, poco frequentato dal turismo di massa più attratto dal vicino mercato galleggiante di Domnaen Suduak.

Tutto il mercato si svolge all’ombra di tendoni che riparano dal sole merci e persone; passeggiare sui binari fra  casse piene di pesce, frutta, spezie e fiori è davvero un'esperienza unica!.

Il treno della linea Bangkok - Maeklong  passa 8  volte al giorno  regolarmente annunciato dagli altoparlanti della stazione.
 
All’arrivo del treno, merci, banchi e tendoni vengono smantellati con organizzazione svizzera e seraficità tailandese. Tutto avviene senza fretta.

Molti mercanti si sono attrezzati con banchi a ruote che scorrono su rudimentali guide metalliche, altri si limitano a spostare ceste e cestoni al limite del binario.

Il treno passa, in pochi istanti si riaprono i tendoni e il mercato torna alla sua normale operatività.
 
Maeklong Market un emblematico esempio di integrazione su cui riflettere……….

 

martedì 10 giugno 2014

SKYBAR “IL NUOVO OLIMPO” (Cronache da Bangkok)


Bangkok la città degli angeli (Krung Thep), nel 2013, la città più visitata nel mondo, è una metropoli con oltre 8 milioni di abitanti.

Il boom economico e finanziario, il crescente numero di banche straniere e di multinazionali hanno cambiato l’assetto urbanistico  della città. A Bangkok si contano oltre 1000 grattacieli.

In cima alle spettacolari torri di vetro e cemento, su terrazze all’aperto senza copertura, la moda del momento è l’happy hour allo skybar,  un bar ai confini del cielo per privilegiati turisti e businessman della capitale.

Un nuovo Olimpo per nuovi Dei, ad un passo dalle nuvole.

Allo skybar puoi gustare un aperitivo ad alta quota lontano dal traffico, dai rumori, dall’afa.

Questa è la nuova tendenza più stylish di Bangkok e per accedervi e’ richiesto almeno uno smart casul dress code, ossia pantaloni lunghi e scarpe chiuse niente  zainetti e birkenstock.

Narcisistici selfie per immortalare la propria immagine, architetture ultramoderne, banconi luminosi, servizio impeccabile e musica d’atmosfera, fanno dimenticare che sotto questo Olimpo  pulsa una città  dove  la frenesia del traffico e le autostrade sopraelevate tra grattacieli ultramoderni contrastano con la calma dei Templi, ultimo emblema di una Thailandia sempre più occidentale. 








IL RITMO DELLA CITTA’ (Cronache da Bangkok)

 
Arrivo all’aeroporto Suvarnabhumi ancora un po’ sedata dal viaggio e dal fuso orario. Sono le 7. 30 di mattina (più 5 h rispetto all’Italia).

La struttura in vetro e acciaio è un maestoso esempio di architettura contemporanea simbolo di una Bangkok moderna.

Nessuna attesa, bagaglio a mano e rapido controllo al passaporto, sono ufficialmente in Tailandia!

Il primo impatto con la efficientissima rete di trasporti thai: Air Link, ferrovia ad alta velocità, più taxi e in meno di mezzora arrivo in albergo in Samsen road nel quartiere Kaosan.

Scendo dal taxi e la prima sensazione è di entrare in sauna! Una vampata di calore che parte dai piedi e sale fino alla testa lasciandoti un po’ stordito. Il calore insieme agli odori, al sudore e ai suoni segnerà i ritmi di questi giorni a Bangkok.

Bagaglio in camera, tuffo in piscina e come nuova apro la porta a vetri dell’hotel e rientro nel caldo. Senza una meta precisa cerco di entrare in contatto con questa città.

Arrivo al fiume  il Chao Phraya, enorme e lento. Prendo il battello e mi sposto fino al Wat Arun (tempio dell’alba).

Lungo la riva vedo templi e grattacieli, palafitte fatiscenti e grandi alberghi.

Le persone scorrono lungo i marciapiedi occupati da banchetti e carrettini dove puoi comprare o mangiare. Cammino fra gli odori di cibo e persone.

Salgo su un Tuk Tuk, una specie di ape truccata all’orientale, variopinta e kitsch e dopo aver contrattato sul prezzo mi faccio accompagnare alla Hualamphong  railway station e di li prendo lo skytrain (bts), la  linea sopraelevata che in un  batter d’occhio mi porta alla fermata Siam, organizzatissima su più piani, con uffici di cambio, negozi, servizi di ogni genere e soprattutto niente code per i biglietti!

A Siam, con me scendono gruppi di ragazze allegre e complici nella comune intenzione di fare shopping. Oggi è sabato anche a Bangkok !!!

Le strade sono caotiche, il traffico è lento, persone e mezzi scorrono come il Chao Phraya.

Il caldo avvolge tutti. Anche i miei movimenti sono più lenti. In questa città non c’è fretta la velocità e la lentezza convivono amabilmente così come l'afa della strada e l’aria condizionata dei centri commerciali.