Un detto thailandese recita: “Gli uomini sono le gambe davanti degli
elefanti mentre le donne sono quelle di dietro”.
Il destino delle donne è quindi quello di seguire gli uomini.
È tutt’oggi diffusa, tra i thailandesi,
la triste concezione che le donne siano proprietà dell’uomo e debbano essergli
sottomesse.
Ancora oggi, nelle cause di
separazione, gli uomini hanno il permesso legale di trattenere le loro mogli
con la forza e le donne adultere, a differenza dei loro mariti, incorrono in pesanti
conseguenze giuridico – sociali.
La popolazione femminile costituisce quasi il 50%
del mondo finanziario e imprenditoriale della nazione, è la più alta percentuale
di donne impiegate in lavori altamente professionali e specializzati
dell'intero Sudest asiatico.
Le donne thai sono forti, intelligenti e capaci;
le vedi lungo le strade che cucinano nei
loro baracchini ambulanti organizzate e attente, le trovi nelle banche
precise e professionali, nei centri commerciali intente ad apparire sempre
perfette.
Giovani o vecchie sono donne dignitose dai modi
eleganti con grandi occhi che sanno regalare un sorriso anche nelle
difficoltà.
Nell’interpretazione del Buddismo
thailandese la donna può raggiungere il Nirvana a condizione che estingui il
suo femminile sviluppando un pensiero maschile in modo da poter rinascere come
uomo.
Per la donna thai sarà mai possibile
affermarsi in un paese così contraddittorio? Potrà mai raggiungere quella condizione di “perfetta
pace e serenità” almeno in terra? O per le donne davvero non c’è Nirvana?
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