mercoledì 11 giugno 2014

DONNE E NIRVANA (Cronache da Bangkok)



Un detto thailandese recita: “Gli uomini sono le gambe davanti degli elefanti mentre le donne sono quelle di dietro”.

Il destino delle donne è quindi quello di seguire gli uomini.

È tutt’oggi diffusa, tra i thailandesi, la triste concezione che le donne siano proprietà dell’uomo e debbano essergli sottomesse.
Ancora oggi, nelle cause di separazione, gli uomini hanno il permesso legale di trattenere le loro mogli con la forza e le donne adultere, a differenza dei loro mariti, incorrono in pesanti conseguenze giuridico – sociali.

La Costituzione sulla carta prevede l'uguaglianza fra uomini e donne ma di fatto ci sono ostacoli culturali che non ne consentono una concreta attuazione.

La popolazione femminile costituisce quasi il 50% del mondo finanziario e imprenditoriale della nazione, è la più alta percentuale di donne impiegate in lavori altamente professionali e specializzati dell'intero Sudest asiatico.

Le donne thai sono forti, intelligenti e capaci; le vedi lungo le strade che cucinano nei  loro baracchini ambulanti organizzate e attente, le trovi nelle banche precise e professionali, nei centri commerciali intente ad apparire sempre perfette.

Giovani o vecchie sono donne dignitose dai modi eleganti con grandi occhi che sanno regalare un sorriso anche nelle difficoltà. 

Nell’interpretazione del Buddismo thailandese la donna può raggiungere il Nirvana a condizione che estingui il suo femminile sviluppando un pensiero maschile in modo da poter rinascere come uomo.

Per la donna thai sarà mai possibile affermarsi in un paese così contraddittorio? Potrà mai raggiungere quella condizione di “perfetta pace e serenità” almeno in terra? O per le donne davvero non c’è Nirvana?










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