venerdì 24 aprile 2015

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA LIBERTA'


La libertà dell'uomo come libera accettazione del proprio destino, o come libero arbitrio?

Ci sentiamo liberi quando riusciamo ad essere noi stessi, ogni volta che pensiamo di scegliere in autonomia, o immaginiamo di poter pensare e parlare senza condizionamenti.

Ma siamo davvero liberi di scegliere o la libertà è un’utopia?

Un dato è certo la libertà è difficile da sostenere.

All’aumentare della nostra capacità di scelta e delle nostre opportunità aumenta anche la paura di scegliere e di sbagliare.

Cerchiamo la libertà ma la fuggiamo.

L’insostenibile leggerezza della libertà,  una condanna che conduce alla fuga dalla libertà.

Le conseguenze della libertà sembrano infatti sempre più difficili da sostenere e come dice Freud: "L'uomo civile ha barattato una parte della sua libertà per un po' di sicurezza". 

Il bisogno di riconoscimento sociale, l'omologazione e' così rassicurante..

Il conformismo parrebbe quindi insidiare il il nostro senso di libertà.

Si può vivere insieme, liberi e diversi, ma non disuguali?

Questa e' la sfida a cui deve fare fronte il mondo postindustriale.

La paura della diversità che diventa paura della libertà, uno spunto di riflessione oggi 25 aprile giorno della liberazione...,


UOMINI .....CHE BARBA !!!


Barba è tendy!  Da quella “hipster” al genere “finto trasandato”, dopo anni di uomini glabri è tornato l’uomo barbuto.
 
La moda ha quindi sdoganato i modelli metrosexual per rilanciare l’uomo irsuto?

Dalla barba corta, la cosidetta “5 o’ clock scado”, stile Mickey Rourke in “9 settimane e mezzo” a quella lunga da santone anni sessanta, il niovo look si è imposto prepotentemente.

I barber shop prolificano e gli uomini sono disposti a pagare fino a 10.000 euro per un trapianto di barba…

L’international society of air restoration segnala che solo in Inghilterra lo scorso anno sono stati eseguiti più di 4.500 interventi per infoltire la barba.

Ma l’uomo barbuto piace?

Al di la dei gusti, la barba fa maschio, è stato scientificamente provato che labarba crese più rapidamente agli uomini maggiormente testosteronici, e nell’immaginario collettivo la barba resta un indiscusso simbolo di autorevolezza/potere/protezione.

Il ritorno alla barba però non sembra essere solo una questione di moda…ma un vero e proprio fenomeno evolutivo.

Secondo l’Università del New South Wales la vera ragione sta nella necessità dell’uomo di distinguersi rispetto ad una caratteristica estetica diffusa e dominante.

Secondo gli esperti avremo quindi altri 2-5 anni di volti pelosi e petti villosi prima del fisiologico declino verso uomini imberbi…

Corsi e ricorsi storici….Che barba!!!

UOMINI MULTITASKING


Quanto ci costa il lavoro domestico? Tornare a casa stanchi dopo una giornata di lavoro fare la spesa, rassettare la casa, cucinare, lavare i piatti, una routine che mette alla prova la coppia!!!

Nella sempre controversa e difficile divisione dei ruoli, per chi non può permettersi una colf, la distribuzione impari dei lavcori domestici spesso conduce a frustrazioni sentimentali generando rabbia e incomprensioni reciproche.

Ma se ancora oggi il lavoro domestico è un “lavoro da donne”, vero è che sono in continuo aumento gli uomini che riscoprono i ”lavori femminili”.

Le professioni “colletto rosa”, uomini impiegati come colf, badante, baby sitter, sono un fenomeno in crescita.

Negli USA, negli ultimi dieci anni, sono più che raddoppiati.

“Uomini tata”, come nel film Mrs Doubtfire: un ripiego causato dalla crisi e dalla disoccupazione o la conquista di una nuova consapevolezza?
 
Uomini impegnati quindi anche nei lavori di casa, capaci di apprezzare il lavoro familiare come opportunità, per acquisire nuove capacità.

Un nuovo staff di “casalinghi” che hanno imparato a gestire in modo efficace ed efficiente l’economia domestica, proprio quella che una volta insegnavano a scuola a noi donne futuri “angeli del focolare”.

Uomini multitasking che lavorano, curano i figli, la casa, e quando trovano un po’ di tempo libero, si occupano anche di se stessi.

BRAIN GYM


E’ più che un luogo comune che gli uomini sono analitici, logici,razionali mentre le donne sono sensibili, emotive e irrazionali.

Stereotipi di genere ben radicati nell’immaginario collettivo e non solo.
Il neurosessismo che sostiene l’innata e immutabile differenza biologica  tra il cervello degli uomini e delle donne trova ragione anche nella scienza.
E’ stato infatti accertato che il cervello delle donne pesa meno di quello degli uomini.
Il messaggio è chiaro: cervello più leggero, capacità diverse, ruoli diversi.
Eppure il cervello di Einstein pesava solo 1, 25 chili…decisamente al di sotto della media maschile.
La neuroscienza ha dimostrato che il cervello è un organo plastico capace di modificarsi e adattarsi all’ambiente.
Gli studi più recenti avvalorano quindi l’ipotesi della somiglianza dei generi proposta già nel 2005 da Janet Shibley Hyde, una dei maggiori esperti al mondo in tema di genere e sessualità.
Il cervello non ha sesso è solo questione di allenamento.
Quindi consiglio di cuore a tutte noi non solo zumba e fitness ma “brain gym”!!!

venerdì 3 aprile 2015

PASQUA "CRUELTY FREE"


Anche quest’anno a Pasqua la domanda e' la stessa: agnello si o no?

Non si tratta di una questione di gusti o di una semplice querelle fra “carnivori VS vegani” o fra “credenti e non credenti”.

La storia insegna che all'origine del sacrificio dell’agnello della pasqua Ebraica, tradizione ripresa anche dal Cristianesimo, stanno i riti propiziatori pagani.

Il sangue veniva impiegato a scopo apotropaico per esorcizzare il male, mentre la  carne consumata in un pasto cultuale aveva lo scopo di rinsaldare i vincoli di parentela delle famiglie della tribù. 

Mangiare la carne di agnello a Pasqua non è' quindi un rito proprio della religione Cristiana, così come sostenuto anche da Benedetto XVI che affermo' : "Gesù celebro' la Pasqua senza agnello"

Secondo i dati oltre il 50% del consumo di carne ovina di un anno intero si concentra nel periodo pasquale, 4 milioni di agnelli  immolati  per il “sacro business".

Sul fenomeno si sono scatenati i social- animalisti, che hanno organizzato, da nord a sud in tutte le principali città d’Italia, manifestazioni all’insegna del motto di Leonardo da Vinci “Non mangio niente che abbia un cuorè”.

Manifestare oggi: un nuovo rito per esprimere ed affermare i valori  della nostra cultura, per rafforzare il legame sociale.

Una Pasqua “cruelty free” per ritrovare un nuovo senso del sacro, una nuova forza aggregante, quella che Durkeim definisce  “divino sociale”.

Auguri... e Buona Pasqua !!!!

 

 

ORA LEGALE & JET LAG

Come ogni anno è arrivata  l’ora legale!

Una rielaborazione di un’intuizione di Benjamin Franklin, che ci permette di sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico.

Introdotta in Italia come misura di guerra nel 1916  viene definitivamente   adottata      nel 1965,  in periodo di crisi energetica.

Oggi la globalizzazione impone a quasi tutti i Paesi industrializzati di spostare le lancette avanti di un’ora.

Lancette ferme invece in Russia, nel laborioso e tecnologico Giappone, in gran parte dell’Asia, in Africa e all’equatore.

Secondo le stime in Italia  il  risparmio energetico, per il 2015  sarà pari a 543,8 milioni di kilowattora. Una quantità di energia pari al fabbisogno annuo di 180 mila famiglie per un totale di 90 milioni di euro.

Ma pare che questo rito collettivo non sia indolore è stato infatti  accertato che il passaggio all’ora legale crea disagi emotivi e psichici che renderanno  più irritabili e più insonni almeno il 15% degli italiani, contribuendo a peggiorare gli effetti jet lag sociale.

Una pandemia generata, a detta del cronobiologo tedesco Till Roenneberg,  dallo scompenso fra orologio biologico e abitudini sociali.

Siamo sempre in corsa  e ci costringiamo a stare sempre più svegli alterando i ritmi naturali, ma il gioco vale la candela?

mercoledì 1 aprile 2015

PESCE D'APRILE (il piacere di scherzare)



Chi di noi non è mai stato tentato dal Pesce di Aprile?  Un’imperdibile occasione per scherzare “in piena legalità” .

The April Fools’ Day, “il  giorno degli sciocchi”, in cui possiamo ammettere l’inammissibile……. “Scherzando si può dire di tutto anche la verità” (S. Freud)

Una tradizione  dalle origini incerte, che si afferma in Europa alla fine del 1500, e raccoglie l’innata voglia e la  necessità di ribaltare ruoli e regole.

Lo scherzo, è una forma di gioco, con  la differenza che non tutti i giocatori conoscono le modalità di partecipazione.

Ma soprattutto scherzare fa bene!

Secondo uno studio scozzese scherzare con i propri figli contribuisce ad  aumentare le loro competenze sociali.

Riuscire a scherzare è un’ arma vincente anche in  amore….ci rende complici, e poi si  sa che a noi donne piace l’uomo divertente!

Lo scherzo ci permette di sdrammatizzare, di liberare la mente, ci rende più elastici, ci fa guardare la realtà da punti di vista differenti.

Open your mind……La serietà a tutti i costi rischia di annoiare anche noi stessi!

Saper scherzare ci aiuta ad essere più creativi a pensare fuori dagli schemi….insomma
saper scherzare non è uno scherzo!