venerdì 3 aprile 2015

ORA LEGALE & JET LAG

Come ogni anno è arrivata  l’ora legale!

Una rielaborazione di un’intuizione di Benjamin Franklin, che ci permette di sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico.

Introdotta in Italia come misura di guerra nel 1916  viene definitivamente   adottata      nel 1965,  in periodo di crisi energetica.

Oggi la globalizzazione impone a quasi tutti i Paesi industrializzati di spostare le lancette avanti di un’ora.

Lancette ferme invece in Russia, nel laborioso e tecnologico Giappone, in gran parte dell’Asia, in Africa e all’equatore.

Secondo le stime in Italia  il  risparmio energetico, per il 2015  sarà pari a 543,8 milioni di kilowattora. Una quantità di energia pari al fabbisogno annuo di 180 mila famiglie per un totale di 90 milioni di euro.

Ma pare che questo rito collettivo non sia indolore è stato infatti  accertato che il passaggio all’ora legale crea disagi emotivi e psichici che renderanno  più irritabili e più insonni almeno il 15% degli italiani, contribuendo a peggiorare gli effetti jet lag sociale.

Una pandemia generata, a detta del cronobiologo tedesco Till Roenneberg,  dallo scompenso fra orologio biologico e abitudini sociali.

Siamo sempre in corsa  e ci costringiamo a stare sempre più svegli alterando i ritmi naturali, ma il gioco vale la candela?

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