martedì 10 giugno 2014

IL RITMO DELLA CITTA’ (Cronache da Bangkok)

 
Arrivo all’aeroporto Suvarnabhumi ancora un po’ sedata dal viaggio e dal fuso orario. Sono le 7. 30 di mattina (più 5 h rispetto all’Italia).

La struttura in vetro e acciaio è un maestoso esempio di architettura contemporanea simbolo di una Bangkok moderna.

Nessuna attesa, bagaglio a mano e rapido controllo al passaporto, sono ufficialmente in Tailandia!

Il primo impatto con la efficientissima rete di trasporti thai: Air Link, ferrovia ad alta velocità, più taxi e in meno di mezzora arrivo in albergo in Samsen road nel quartiere Kaosan.

Scendo dal taxi e la prima sensazione è di entrare in sauna! Una vampata di calore che parte dai piedi e sale fino alla testa lasciandoti un po’ stordito. Il calore insieme agli odori, al sudore e ai suoni segnerà i ritmi di questi giorni a Bangkok.

Bagaglio in camera, tuffo in piscina e come nuova apro la porta a vetri dell’hotel e rientro nel caldo. Senza una meta precisa cerco di entrare in contatto con questa città.

Arrivo al fiume  il Chao Phraya, enorme e lento. Prendo il battello e mi sposto fino al Wat Arun (tempio dell’alba).

Lungo la riva vedo templi e grattacieli, palafitte fatiscenti e grandi alberghi.

Le persone scorrono lungo i marciapiedi occupati da banchetti e carrettini dove puoi comprare o mangiare. Cammino fra gli odori di cibo e persone.

Salgo su un Tuk Tuk, una specie di ape truccata all’orientale, variopinta e kitsch e dopo aver contrattato sul prezzo mi faccio accompagnare alla Hualamphong  railway station e di li prendo lo skytrain (bts), la  linea sopraelevata che in un  batter d’occhio mi porta alla fermata Siam, organizzatissima su più piani, con uffici di cambio, negozi, servizi di ogni genere e soprattutto niente code per i biglietti!

A Siam, con me scendono gruppi di ragazze allegre e complici nella comune intenzione di fare shopping. Oggi è sabato anche a Bangkok !!!

Le strade sono caotiche, il traffico è lento, persone e mezzi scorrono come il Chao Phraya.

Il caldo avvolge tutti. Anche i miei movimenti sono più lenti. In questa città non c’è fretta la velocità e la lentezza convivono amabilmente così come l'afa della strada e l’aria condizionata dei centri commerciali.

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