Dopo tre giorni e tre notti ininterrotti di
navigazione, arrivo alle Bocche di Cattaro
in Montenegro, una serie di ampie
insenature, veri e propri valloni riparati dal mare aperto, uno dei migliori
porti naturali del Mar Mediterraneo dove per secoli i Veneti e poi l'Impero
Austro-ungarico hanno costituito la loro base navale militare.
Sembra di navigare in un grande lago circondato
dai monti e la nebbia del mattino crea un’atmosfera un po’ fantasy.
Navigo fra monasteri medievali, vecchi relitti
del dopo Tito; sullo sfondo grattacieli, archeologia industriale, residence e
villoni della nuova borghesia russa: un mix di storia e modernità.
In questo mare interno incrocio solo motoscafi e
navi veloci.
Vedo già, in lontananza, Kotor, la perla medioevale
del Montenegro. Un porto turistico e delle fatiscenti costruzioni nascondono le
spettacolari mura che, costituiscono un esempio unico di fortificazione urbana
e di architettura medioevale.
Il centro storico della città è ricco di piazze e
palazzi del XVII e XVIII secolo.
Il Palazzo Ducale che si distingue per il suo
stile misto rinascimentale-barocco e la medioevale “Torre dell’orologio”, si affacciano sulla Piazza d’Armi, la più
grande e la più bella del centro storico, vicino alla porta della città. La
cattedrale di San Trifone (IX
secolo), ricostruita nel 1600, dopo un catastrofico terremoto, ha una la
facciata con due campanili, esempio
unico in Montenegro, molto simile alla cattedrale di Cefalù.
Kotor è una città in cui sta emergendo il turismo
di massa, arrivano le navi da crociera multipiano, le viuzze del centro sono
piene di negozietti che vendono suovenir dozzinali, tutto si paga in euro con
prezzi europei, sono anche sbarcati anche i nipponici!!!
La bellezza che ha affascinato scrittori come Margherite Yourcenar, George Bernard Shaw e Lord Byron potrà sopravvivere a tutto questo?
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