giovedì 26 marzo 2015

LA GIORNATA DELLA FELICITA'


Oggi è la Giornata internazionale felicità, istituita dall’Assemblea generale dell' ONU nel 2012, allo scopo di  riconoscere il benessere e la felicità quali aspirazioni universali della persona umana e di conseguenza  obiettivi fondamentali delle politiche pubbliche.

La ricerca della felicità è quindi un scopo fondamentale dell’umanità.

E’ ufficiale,  il  vero benessere della società sta nella felicità, tantoché in molti Paesi è stato aggiunto come indicatore per misurare la qualità della vita.

Tutti vogliamo essere felici.  Ma cosa ci rende felici? 

Forse la liberazione dalle paure e dai bisogni,  oppure la ricerca del piacere immediato piuttosto che l’affermazione di un’autorealizzazione virtuosa?

Oggi la  felicità coincide sempre più con il benessere economico e con l'utilità: massimo profitto a fronte del  minimo sacrificio.

Ma che i soldi non fanno la felicità lo dimostra il Paradosso, di Easterlin: oltre una certa soglia, il rapporto fra  i due valori è  indirettamente proporzionale, con il risultato che più sei ricco meno sei felice.

Al di la dei teoremi, un dato è certo, il valore della felicità cambia a seconda della cultura e del contesto.

La felicità è quindi relativa non solo perché ciascun essere umano è unico irripetibile, ma anche perché è standardizzabile.

Chiedimi quindi se sono felice e ti risponderò: “Io penso di essere felice, dunque lo sono…”

 

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