L’amore è un modo di essere. Dimmi come ami e ti
dirò chi sei. Così come non siamo tutti uguali, non tutti amiamo allo stesso
modo.
Se tutti possiamo descrivere e definire
cosa è l’amore, è impossibile viverlo tutti allo stesso modo.
L’amore richiede forza, energie
che non tutti abbiamo in uguale misura.
Nella nostra società di immagini
l’amore è continuamente rappresentato e indotto. Così tutti crediamo di essere capaci di amare e di meritare amore.
Ma non è così. L’amore non è dovuto, non è un regalo, non deriva dalla buona o
cattiva sorte. L’amore è pensiero, azione, cambiamento, è il motore del nostro
vivere.
Tutti siamo costretti ad amare.
La spinta ad amare è diversa così
come sono diverse le aspettative e le forme dell’amore. Amiamo e bruciamo,
schiavi di un amore che pervade e divora. Amiamo per senso di responsabilità o per bisogno. Dalla passione alla filìa l’amore
ci pervade.
Comunque sia, l’amore non è un
raptus, è un atto di volontà.
Ma quale amore viviamo oggi? Un
amore biunivoco “do ut des” basato sul
concetto di scambio per soddisfare reciproci bisogni molto lontano dalla
capacità di “darsi” per arricchire di se l’altro.
Un amore che non produce amore ma
tende a pareggiare i conti. Un amore sempre misurato e misurabile.
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