Chi di noi donne non ha mai
sognato, almeno una volta nella vita, il principe azzurro?
Il principe azzurro, l’eroe
romantico che arriva sul cavallo bianco, smagliante, coraggioso, virtuoso,
rappresenta nell’immaginario collettivo il vero amore.
Un archetipo che resiste inossidabile
nel tempo, da Cenerentola a Pretty woman, il principe azzurro non va in
pensione, ancora oggi incarna l’happy end, il lieto fine di tutte le favole di ieri o di oggi.
E’ lui il vero protagonista della
storia, attivo, ingegnoso, artefice del proprio destino; è lui il “deus ex
machina” che risolve tutti i problemi!
Il principe azzurro, triste
simbolo della incapacità di autorealizzazione femminile.
Non fa più notizia il fatto che
sempre più donne, anche le giovanissime, ammirino gli uomini “maturi” perché ritenuti
maggiormente affidabili dei giovani, senza
dubbio maggiormente aitanti ma spiantati.
I macho men scolpiti nella
roccia e gli uomini fashion, tutti piercing e tatuaggi, nella hit femminile, sono stati surclassati dai partner “anta”rassicuranti
e solidi….
E che dire della favola nippo-italiana,
il matrimonio fra la pop star Hikaru Utada e il giovanissimo Francesco Calliano, il
barman pugliese? E’ ancora una volta la solita favola?
E se è vero che tutti abbiamo
bisogno di una favola, non varrebbe la pena riuscire ad inventarne una nuova?
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