giovedì 22 maggio 2014

CASSANDRA E I “SEGNI” DEI NOSTRI TEMPI


Cassandra la mitica profetessa di sventure, condannata da Apollo ad essere inascoltata, oggi per sbarcare il lunario farebbe oroscopi.

Le profezie non sono più di moda; della fine del mondo poco importa, siamo tutti concentrati sull’oggi, ci interessa conoscere il futuro immediato, il domani o al massimo il dopodomani.

Sul web, sui giornali seri o semiseri, la pagina dell’oroscopo è irrinunciabile.

Già dal primo mattino l’oroscopo ti programma la giornata.

Negli astri cerchiamo forse  risposte al senso di fragilità di fronte all’incertezze della  vita?

La profezia diventa aspettativa; una profezia “auto-avverante” a dirla come il sociologo Robert K. Merton, un autoinganno o un errore di conferma: “vedo solo ciò che voglio vedere”.

Ci riconosciamo con orgoglio nei segni zodiacali per il bisogno di essere riconosciuti.

Quante volte ci siamo sentiti dire  Ah sei dei pesci….. l’avevo capito: “una donna così dolce e sensibile….”.

Indossiamo il nostro segno come un bel vestito, non troppo vistoso, per farci notare senza esporci troppo.

Quante volte al primo appuntamento ci hanno chiesto: “Di che segno sei?”.

Una domanda abbastanza personale ma che ci permette di giocare su un terreno neutro e funziona meglio che parlare del tempo…..

Leggere l’oroscopo fa parte del costume sociale, anche i più scettici ci buttano un occhio affermando  con  aria sufficiente : “Tanto io non ci credo”.

I segni dello zodiaco  sono  “segni dei tempi” e  cambiano con la società.

Così mi chiedo i bilancia, i  toro, o i gemelli  di oggi, sono davvero così diversi da quelli di  ieri o da quelli di domani?

 

 

 

 

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