Salsa è musica, ballo, divertimento. Oggi, di gran
moda, dalle discoteche più trendy alle feste di quartiere, i balli latino
americani spopolano.
Ma la salsa è storia ed ha radici lontane, bisogna partire da Cuba, dai
ritmi africani degli schiavi che hanno conservato e sviluppato le proprie
radici mescolandosi alle tradizioni musicali europee, dal Flamenco andaluso,
alla Romanza francese.
Cuba una terra bellissima e ricca; dai tempi di
Cristoforo Colombo violata dai conquistadores, controllata nel 1700 per breve periodo dagli
inglesi, che ha accolto i francesi provenienti
da Haiti, e che solo a fine 1800 si
affranca dalla dominazione spagnola.
Cuba una terra contaminata che mantiene il ricordo del
suo passato anche attraverso la musica: balli figurati e quadriglie reinterpretati dalle percussioni degli schiavi,
danno origine al Danzon
Cubano, un ritmo che rappresenta la sintesi dei due continenti, un conflitto di popoli e di classe che confluisce e si ricompone
nella danza.
Nei primi anni
del secolo scorso, il Danzon si diffonde nei salotti borghesi mentre
nelle campagne si balla sui ritmi basati sulle percussioni; nasce il Son Montuno che diverrà la base ritmica
della salsa.
Dal Son prenderanno vita la
Rumba , la Conga, da una variante del
Danzon, il Danzonete, nasce il Mambo,
un ritmo sensuale e accattivante.
Ciascuno di questi
ritmi costituirà l'origine o l'ispirazione per molti altri, fino al Merengue, la Cumbia ,
passando per la Bomba , la Plena ,
La Pachanga e altri generi.
Così nasce la salsa, una mix di ritmi,
contaminazioni, che è riuscito ad infrangere le barriere razziali, a dare voce
e identità alle minoranze latine emarginate cancellando i confini tra i paesi
latino americani.
Un vero esempio di
sopravvivenza e integrazione quindi:
Viva la salsa!!!!!
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