giovedì 24 luglio 2014

LA CRONACA ROSA HA CAMBIATO COLORE


Da sempre i flirt e gli scandali fanno notizia. La cronaca rosa, quella che racconta la vita privata dei vips da sempre affascina l’immaginario femminile.

Io figlia degli anni sessanta, una “baby boom”, ricordo bene i giornali scandalistici di allora.
 
Erano anni di fiducia, si credeva  ancora nel grande miracolo  italiano!

Negli  anni 60, gli anni della dolce vita  tra  nuove mode, il twist, la minigonna, la beat generation, la donna da massaia inizia a farsi spazio nel mondo del lavoro sognando sempre il principe azzurro e un matrimonio in bianco.

Il tradimento femminile era ancora  reato e facevano notizia la spregiudicata Brigitte Bardot e  la plurisposata Elizabeth Taylor già al suo “ennesimo” divorzio!

In Italia non c’era il divorzio, le donne separate erano un eccezione e le separazioni facevano  ancora scandalo!

Mina, l’icona della donna emancipata, per la sua  relazione adulterina con lo sposatissimo Corrado Pani, fu allontanata dalla Rai.

Erano tempi di rivendicazioni sociali, il femminismo reclamava la parità di diritti, le donne erano più consapevoli del loro ruolo.
 
Dagli anni 60 ad oggi, la cronaca rosa ci ha raccontato attraverso i suoi “scoop” la nostra società.

La società è cambiata e gli  scandali degli anni 60 non fanno più notizia.

Oggi la cronaca rosa non è più appannaggio femminile, ha cambiato colore!

Ma cosa fa davvero notizia oggi? A cosa siamo interessati? Siamo ancora capaci di “scandalizzarci”?

Oggi sempre di più è diffusa quella  la curiosità sterile, che ci porta ad appassionarci  morbosamente alle abitudini di veri o presunti vips.

Entriamo nella loro vita, vogliamo conoscerne  tutti i dettagli, da quando si svegliano a quando vanno a dormire, le loro abitudini le loro manie fanno tendenza.

In una  società di immagini  è  l’ immagine che fa notizia, e siamo sempre più avidi di immagini.

L’immagine rafforza la percezione e crea un istantaneo impatto emotivo, un’ immediata audience che vive sull’onda di emozioni forti.

La cronaca rosa dai rotocalchi si è così trasferita sui social network, alimentando il Voyeurismo mediatico.

Allora mi chiedo, quale è oggi  il nuovo colore della cronaca rosa?

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