Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, giunto alla 65° edizione e trasmesso in diretta anche in Eurovisione, che ci piaccia o no, è il nostro biglietto da visita all’estero.
Da Nilla Pizzi ad oggi, sono saliti sul palco i nomi più celebri della canzone italiana, e la statuetta del Leone di Sanremo è ancora un riconoscimento ambito.
La chermesse, fra luci, lustrini e polemiche, fra alti e bassi, sopravvive ai tempi e non va in pensione…..
Inutile prendere le distanze, Sanremo siamo noi o comunque l’immagine che di noi ha il mondo.
Italia “ammore, pizza & mandolino” non è il paese che avremmo voluto….
Il nostro paese con le sue contraddizioni, in bilico fra impegno e qualunquismo, sopravvive a tutto anche a Sanremo…
Quest’anno la serata finale, ha avuto 11.843.000 spettatori pari al 54.21% share.
Vince il volo un trio di giovanissimi, che in tre non superano gli anni del Festival.
Già famosi in tutto il mondo, interpretano in chiave classica, il brano “Grande amore”.
La canzone con il suo ritornello “tantrico” e un po’ retorico / Dimmi che mai che non mi lascerai mai / Dimmi che sai / Che solo me sceglierai”, svetta su tutte!
A Sanremo, come nelle favole, vince l’amore…
Una vittoria plebiscitaria che consacra, nel solco della tradizione, il
desiderio di evasione o semplicemente l’inconfessabile voglia di credere nel
lieto fine?
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