Secondo alcuni recenti studi socio-psicologici pare proprio di si.
Il tradimento ci fa sentire più vitali, ci da sicurezza e fa bene anche
alla coppia, un toccasana contro la depressione, una vera e propria panacea nei confronti del male di vivere.
Ma traditori si nasce o si diventa?
Pare proprio che traditori si nasca è una questione di corredo genetico.
L’istinto all’infedeltà è infatti direttamente proporzionale alla presenza della
vasopressina nel sangue, lo dice la scienza. Numerosi studi hanno confermato
che è tutta colpa di una variante del gene
DRD4.
Il “presunto colpevole” colpisce le zone della dopamina e dell’ossitocina,
ossia quei neurotrasmettitori che inducono alla curiosità sessuale.
L’infedeltà è quindi un patrimonio che si trasmette da genitori a
figli?
Fedifraghi per predisposizione genetica uomini e donne senza alcuna
distinzione di genere….e chi ha tradito
una volta ha una probabilità tre volte maggiore di rifarlo in una nuova
relazione.
Anche qui la scienza non lascia via di uscita; Kayla Knopp studiosa dell’Università
di Denver, ha individuato il profilo del traditore
seriale.
Il tradimento comunque sia resta una delle grandi inconfessate paure, perché inutile girarci intorno essere
traditi fa sempre male da morire…..
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