giovedì 31 luglio 2014

I CONFINI DELL’AMORE (Amore & Co)


L’amore non ha confini? Ma è davvero così?

Di certo non  ha confini per  Jack Harries, che ha fatto il giro del mondo in ventotto ore, dal Regno Unito all'Australia,  per festeggiare il diciannovesimo compleanno della fidanzata.
Il  viaggio,  rigorosamente documentato nel video diario intitolato “A Film for Ella”, e pubblicato sul web, ha commosso l’intero popolo mediatico che lo ha eletto “fidanzato dell’anno”.

Ma, questo giovane cavaliere degli anni 2000, è davvero un nuovo eroe romantico o semplicemente un narcisista egocentrico con tendenze ad un esibizionismo compulsivo?

L`amore pretende vicinanza, contatto, la presenza di chi ami. L’amore non prevede distanze e il distacco è  inevitabilmente sofferenza.

La nostra è una società di migrazione. Sempre di più ci  spostiamo costretti da motivi di lavoro, di studio o semplicemente mossi dal desiderio di fare nuove esperienze.

Una volta si partiva anche per andare al fronte, poi per la leva. Chi di noi “anta” non ha provato la lunga attesa della naia, quando il servizio militare era ancora obbligatorio? L’attesa delle lettere, delle chiamate interurbane sul telefono fisso, magari in duplex. 

Oggi le moderne tecnologie assicurano una comunicazione in tempo reale. Con una semplice webcam ci si può parlare, scrivere e guardarsi negli occhi.  
La tecnologia aiuta,  ma non può sostituire il calore di un abbraccio!

Eppure gli scienziati non hanno dubbi: l’amore a distanza pare migliore di quello vissuto ogni giorno. Una conferma arriva dalla Cornell University dello Stato di New York, i cui studiosi hanno dimostrato come le coppie separate da chilometri abbiano conversazioni più lunghe e profonde delle altre.
Comunque sia per gestire una relazione a distanza occorre essere buoni pianificatori per programmare gli  incontri, scegliere i luoghi adatti, stabilire tempi, assicurandosi momenti esclusivi da condividere e soprattutto da ricordare.
Una relazione a distanza poi , non può prescindere dalla fiducia in se stessi e nei propri sentimenti.
La nostalgia, la tristezza, le paure vanno espresse senza timori perché condividere le emozioni crea quella confidenza necessaria in ogni tipo di relazione affettiva.
La lontananza spesso è un pretesto, un alibi per non ammettere la propria incapacità di vivere un rapporto di coppia responsabile. La lontananza può essere quindi  un banco di prova necessario per chi sta insieme per abitudine.

Chissà magari aveva ragione Modugno quando negli anni 70 cantava “ La lontananza è come il vento che fa dimenticare chi non s’ama”.

 

 

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