Ballare Salsa sembra facile, ma non lo è! Il vero
ballerino lo capisce subito ma non demorde….
Imparare a muovere i primi passi, un po’ incerti e goffi,
all’inizio sembra un impresa titanica.
Ricordo perfettamente il mio primo corso, non distinguevo
una salsa da un merengue, e stampellatissima
arrancavo sul passo base.
E che confusione fra
passo sul posto, laterale, avanti, indietro, alternato!
Attenzione poi alla postura, dritti ma non rigidi, gambe
flesse ma non troppo e soprattutto passi piccoli!
Regole facili, ma per il
principiante sembrano teoremi di Einstein..
Dopo i passi a complicare le
cose arrivano le “figure”….
Partendo dall’apertura cubana,
presi dal raptus ipnotico della Guapea…….con il giro dell’uomo e della donna, ci sentiamo già tutti provetti ballerini.
Chi potrà poi mai dimenticare il Saludo al guapo, cambio
posizione da apertura cubana tramite Enchufla, con la mano alzata e il grido
catartico! I mitici Enrosca, ’Ochenta y
Tres, Sombrero Doble?
La Salsa Cubana
va ballata in rotazione oraria, quindi, ogni figura deve essere eseguita procedendo
in tale direzione.
Roteare in coppia, all’inizio,
non è per niente un’esperienza esaltante soprattutto per la povera ballerina che
spesso viene lanciata e non recuperata….
Il punto di arrivo di ciascun
principiante è la Rueda.
Una autentica babele per il povero principiante che fra espagnol,
passi e figure, va nel pallone!
Ma
quanta allegria, spensieratezza ed energia in quei primi
passi che, come il primo bacio, non si scordano mai!
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