Oggi 5 agosto è il giorno della
partenza ma anche il giorno in cui il sindacato dei controllori greci ha
indetto uno sciopero di 4 ore dalle 14 alle 18.
Secondo il rassicurante
comunicato delle autorità, lo sciopero "potrebbe provocare ritardi nei voli".
La grande hall dell’aeroporto si
è trasformata in un centro di accoglienza. Valigie, trolley e borsoni sono ammassati
ovunque, capannelli di turisti sparsi qua e là seduti per terra o appoggiati
lungo i muri, in attesa…
C’è chi si è organizzato e gioca al
pallone, chi a carte, tutti cellulare in palmo di mano fanno passare il tempo
collegati al wfi.
I check-in sono chiusi e il
personale a braccia conserte si gode lo spettacolo.
Nessuna notizia certa e quando
già molti ipotizzano l’annullamento dei voli, improvvisamente, in tempi record,
veniamo condotti alla spicciolata, oltre il metal detector, nella sala d’
attesa.
Un’attesa senza soluzione…I voli
sono tutti in ritardo e non si sa se partiranno.
Un patchwork di vacanzieri, per la maggioranza italiani e inglesi, in bermuda e ciabatte, ibernati a causa dell’aria
condizionata, sonnecchiano sulle scomode sedie in metallo, gli altri sono invece sparpagliati fra il bar e il Duty free.
Uno sciopero che alimenta il
consumismo, così per ammazzare il tempo ti ritrovi la borsa piena di bottiglie
di metaxa, ouzo e una paccottaglia di insostenibili souvenirs.
Siamo tutti in stand-by: gruppi
di ragazzi con cuffie e I pod, matriarcali matrone, moderne famiglie con
passeggini e zaini.
Un’attesa con happy end, alle 23.
30 dopo solo 6 ore di attesa, imbarchiamo felici di ritornare a casa in Italia
dove si sa tutto funziona benissimo…..
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